Pubblico questo Articolo, per aggiornarti su una IMPORTANTE novità’! La novità, è che abbiamo finalmente dei chiarimenti ufficiali, riguardo gli INTERVENTI LOCALI ed il Sismabonus 110% (SUPER Sismabonus).
Devi fare un intervento SIMILE A QUELLO descritto nell'articolo...? E ti piacerebbe farti seguire DIRETTAMENTE DA ME?
Sei un PROFESSIONISTA? (Architetto/Geometra/Ingegnere). E stai CERCANDO UNA COLLABORAZIONE per le tue pratiche di SISMABONUS?
Nello specifico, riguarda la possibilità di utilizzare gli INTERVENTI LOCALI, per poter accedere al Sismabonus 110% (SUPER Sismabonus).
E’ uscita infatti nel mese di Marzo, la risposta ufficiale di una Commissione Pubblica (“COMMISSIONE CONSULTIVA PER IL MONITORAGGIO DELL’APPLICAZIONE DEL D.M. 28/02/2017 N. 58 E DELLE LINEE GUIDA AD ESSO ALLEGATE”).
La suddetta Commissione (istituita in seno al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici), è stata chiamata a rispondere ad un quesito, che recita molto semplicemente:
“Si chiede conferma che gli interventi di riparazione o locali, come
definiti al p.to 8.4 del DM 17 gennaio 2018 (NTC) rientrino tra
quelli ammessi al Superbonus”.
(il documento ufficiale lo puoi scaricare a questo link)
Ebbene, la risposta è stata POSITIVA!
Quindi, un Ente Pubblico si è ufficialmente espresso, ed ha confermato che si, anche gli INTERVENTI LOCALI possono rientrare nel Sismabonus 110%.
Ci tenevo a pubblicare questa importante novità, perchè io stesso (anche tramite le pagine di questo Blog), avevo più volte mostrato dubbi circa questa possibilità.
Va fatta comunque una piccola precisazione: infatti, il documento stesso spiega che solo alcune tipologie di intervento locale possono essere ammesse al Sismabonus 110%.
In particolare, si tratta degli interventi che servono esclusivamente a:
- Ripristinare singoli elementi danneggiati (o parti della struttura).
- Migliorare resistenza e duttilità di singoli elementi (o parti della struttura).
- Impedire meccanismi di collasso locale.
In pratica, restano esclusi tutti gli interventi locali che servono ad effettuare una modifica della struttura.
Ti faccio subito un esempio pratico:
- Devo rifare un solaio PER AUMENTARE LA SUA PORTATA: OK!
- Devo forare un solaio PER REALIZZARE UN PASSAGGIO: NO!
Infine, una ultima osservazione.
Devi fare un intervento SIMILE A QUELLO descritto nell'articolo...? E ti piacerebbe farti seguire DIRETTAMENTE DA ME?
Questo documento, è una Norma di Legge? La risposta è NO! Ma allora, che valore ha?
In sostanza, è una presa di posizione (pubblica ed autorevole), in merito ad un aspetto della Normativa, che era molto ambiguo.
A mio modesto parere, l’ideale sarebbe se al più presto seguisse una modifica (aggiornamento) della Normativa stessa. Nel dettaglio, andrebbe riscritto l’Art.16, lettera i) del TUIR n. 917/1986.
Ma allora, un Tecnico come dovrebbe comportarsi?
A mio modesto parere, con questo importante chiarimento, è evidente la direzione del Legislatore: ha deciso definitivamente di includere nel Sismabonus 110%, anche gli Interventi Locali.
Pertanto, seguendo questo indirizzo, potremo “dormire sonni tranquilli”!
Resta il fatto che (fino a che non sarà aggiornata la Normativa), quello che abbiamo (per quanto autorevole), è comunque un parere.
Un caro saluto.
Ing. Luigi Tarquini.
Buon giorno.
Vorrei sapere se è possibile avere il siamabonus per attuare opere di miglioramento sismico al tetto di una casa (anche se è attaccata ad un’altra e quest’ultima non aderisce al progetto).
Posso anche avere i riferimenti normativi che lo dicono?
Grazie mille
Dipende: se intende intervento locale (al tetto), è un conto. Se invece intende proprio Miglioramento sismico, è un altro! Un saluto
Le risulta che l’asseverazione Ante e Post della allegato B possa redigerla anche un professionista terzo che non sia il progettista strutturale ?
Per come è impostato l’all.B, no.
Buon giorno
In un’unica unità strutturale vi sono due distinte unità immobiliari disposte orizzontalmente (due piani per unità immobiliare) ed unico tetto posto sul secondo piano di tutte e due le unità immobiliari.
Sarebbe possibile far rientrare nel supersismabonus 110% degli interventi di riparazione o intervento locale limitati ad una sola unità immobiliare ? Detti interventi sarebbero relativi agli orizzontamenti (solai) e finalizzati all’aumento della capacità portante, alla riduzione dei pesi, alla eliminazione delle spinte applicate alle strutture verticali, nonché di rafforzamento dei loro vincoli ed ancoraggi alla struttura portante verticale.
Grazie
Questa cosa non è chiarissima, purtroppo. Come ho scritto nell’articolo, secondo la risposta della commissione, anche un singolo int. locale (che quindi potrebbe interessare una sola ui), sarebbe ammesso al 110 (ovviam. con salto di classe nullo). Ma la normativa, ancora chiede (ufficialmente), che gli interventi devono interessare (le parti comuni) dell’intero edificio. A chi dare retta dunque?!! Non mi stupirei quindi, se in fase di verifica l’ADE contestasse la pratica (non tenendo conto della risposta commissione, ma con riferimento esclusivo alla normativa vigente).
in un interpello l’agenzia ci ha risposto, nella sostanza, che si possono fare tali interventi ma non in centro storico, dove sono vietati interventi su singole unità immobiliari. Che ne pensa?
Che è una vera…stron**ta! Mi sembra assurdo permettere un intervento locale in un edificio isolato, e non permetterlo in un nucleo storico! Negli edifici storici, si nascondono spesso gravi difetti costruttivi. E spesso questi difetti si risolvono con interventi locali (ad es, legare le murature ai solai di piano x non far ribaltare le facciate, consolidare le stesse murature, ecc, ecc…). Mi sembra che i recenti terremoti del centro italia, non hanno insegnato molto a lor signori…
Tra l’altro, ma da quando l’Agenzia delle Entrate si occupa anche di Ingegneria Antisismica?!! Piuttosto, pensassero a scrivere norme comprensibili !! (scusate lo sfogo)
Salve, ho una situazione simile (intervento locale in centro storico…). Posso chiederle qualche dettaglio in più rispetto alla risposta che ha ricevuto? Ovvero se capisco bene l’AdE le ha esplicitamente detto che sono vietati interventi locali su singole unità immobiliari poste in centro storico, indipendentemente dal caso di specie? Quindi secondo loro per fare un qualunque intervento locale dovrei andare a presentare un progetto unitario su tutto l’aggregato? Grazie
Buongiorno. E’ uscita di recente un altra risposta ad interpello (regionale) in cui ADE ribadisce che sono necessari progetti unitari.
Buongiorno, anche io mi trovo nella medesima condizione e concordo che è un vera fesseria (diciamo così)… potrevi avere il link alla risposta dell’agenzia delle entrate? grazie.
Buongiorno. E’ uscita di recente un altra risposta ad interpello (regionale) in cui ADE ribadisce che sono necessari progetti unitari.
Salve, se possibile avrei 2 domande
“NTC 2018 8.4.3. INTERVENTO DI ADEGUAMENTO
[….]
Una variazione dell’altezza dell’edificio dovuta alla realizzazione di cordoli sommitali o a variazioni della copertura che non comportino incrementi di superficie abitabile, non è considerato ampliamento, ai sensi della condizione a). In tal caso non è necessario procedere all’adeguamento, salvo che non ricorrano una o più delle condizioni di cui agli altri precedenti punti.”
Come intervento locale, avrei qualche dubbio. Ricordiamoci infatti, che va sempre dimostrato che (cito le NTC): “non vengano prodotte sostanziali modifiche al comportamento delle altre parti e della struttura nel suo insieme e che gli interventi non comportino una riduzione dei livelli di sicurezza preesistenti“. E’ quindi necessaria una verifica preliminare. Inoltre chiederei comunque conferma al gc di competenza (x non avere la pratica rimandata indietro!). Di solito ogni ufficio del gc ha delle sue “regole interne” non scritte. E che cambiano anche con il dirigente di turno!
Per il 2 pto, bisognerebbe studiare i vincoli esistenti in quella zona… Sinceramente non me ne occupo direttamente. Quando mi servono risposte sicure, preferisco affidarmi a colleghi esperti di urbanistica e vincolistica. X concludere, aggiungo che x l’applicazione del Sismab nei nuclei storici, ci sono ancora molte criticità… Un saluto!
Grazie per la sua gentile risposta, provvederò a far effettuare le verifiche presso gli organi competenti locali (GC e Municipio di riferimento),
Per quanto attiene al punto 2 , c’è da dire a mio avviso e a rigor di logica (però purtroppo di questo non ho ancora trovato nessun riscontro normativo né nella dottrina amministrativa) che la realizzazione di cordoli sommitali e il relativo aumento di quota previsto dovrebbero sempre e comunque derogare qualsiasi regolamento edilizio esistente in quanto trattasi di PRESIDIO DI SICUREZZA.
Saluti
Si in linea di massima è vero che la messa in sicurezza (strutturale) è prevalente… ma se ci sono dei vincoli, bisognerà considerare anche questi. Ad esempio, se c’è un vincolo della Sovrintendenza, la messa in sicurezza strutturale non la negano ovviamente. Ma obbligano comunque a seguire anche loro prescrizioni (di solito estetico/formali). Quindi vi conviene chiedere anche di questo aspetto (al municipio, in quanto il gc non ha competenze in materia).
Buongiorno Ingegnere, come committente sono veramente demoralizzata e ho una gran confusione.
Sono proprietaria di una U.I. di testa di una schiera di 4 abitazioni in muratura a due piani, da ristrutturare.
Geom.: dice che posso demolire la mia parte, senza però toccare il muro in comune col vicino, e ricostruire un nuovo edificio staccato in modo che sia indipendente come struttura, così rientrerebbe nel 110%.
Arch.: dice che non posso staccarmi dal vicino e che quindi dovrei togliere i due solai ed il tetto e rifare una struttura nuova in c.a. interna a quella precedente, sempre per rientrare nel 110%.
Ing.: dice che potrei solo rinforzare i solai con le pignatte mettendo una soletta superiore e fare un “placcaggio” (dico bene?) delle murature. Comunque avrei solo il 50% delle ristrutturazioni e non il 110 perché si dovrebbe intervenire anche sulla struttura intera, comprese le abitazioni dei vicini.
Avrei anche un fabbricato C3 che ho affittato ad un artigiano, dove vorrei rinforzare le murature e la copertura, ma anche in questo caso ho risposte diverse:
geom. e arch.: ok al 110% perché sono una persona fisica e non l’artigiano che lavora nel laboratorio
ing.: niente 110% perché il C3 è escluso, a meno di fare cambio di destinazione in abitativo, oppure fare i lavori con il sismabonus normale al 70-75% per miglioramento di 1-2 classi.
Come si può pensare di iniziare dei lavori in queste condizioni?
Mi scusi lo sfogo ma è una vera babele.
Buongiorno. Non conoscendo la situazione, posso dare solo indicazioni di massima. E da quanto leggo, ritengo abbia ragione il collega (Ingegnere). ps: E’ uscita di recente un ltra risposta ad interpello (regionale) in cui ADE ribadisce che sono necessari progetti unitari.
Buonasera, mi riallaccio ad un altro post. Consideriamo tipico edificio anni 30 in muratura portante sasso misto laterizio.
Q1: La realizzazione di un cordolo sommitale e la contestuale sostituzione della copertura quando si configura come intervento locale e quando invece come miglioramento sismico?
Q2: I limiti di snellezza sulle pareti interne, devono essere sempre verificati ?
Potrebbe essere tutti e due! La risposta può darla solo una studio specifico (modellazione) del fabbricato in esame.
Devono sempre essere verificati nelle nuove costruzioni.
Devo fare un intervento locale (alleggerimento peso e miglioramento resistenza copertura) su una casa con addossato un magazzino/deposito. In tal caso occorre analizzare l’intera struttura o posso usare il metodo semplificato?
Il metodo semplificato riguarda il metodo x classificare il rischio sismico. Analizzare l’intera struttura invece dipende se è assimilabile ad un int locale oppure MS (ai sensi NTC2018).
Intervento locale..quindi analizzo intera struttura o solo localmente?
Se è locale..solo localmente!
Buongiorno Ing. Tarquini,
premetto che non sono un tecnico, mi seguono 2 ingegneri e li trovo ancora perplessi su questo tema. Ho un’immobile dei primi del 1900, senza vincoli, centro storico ma nessun vincolo, affiancato ad un altro immobile. Da verifiche effettuate l’US è composta da entrambi gli immobili. Secondo lei, se demolisco e ricostruisco la mia unità creando un giunto sismico tra le due, gli interventi che realizzo rientrano nel sismabonus 110%.
Ringrazio anticipatamente.
Alessandra
Si, ma non è semplice. In quanto è probabile che servirà adeg. sismico di tutte e 2 le ui… Saluti
Grazie! Il problema è che l’altro immobile è di terzi e hanno ristrutturato qualche anno fa senza optare per un miglioramento sismico quindi penso di avere difficoltà a dimostrare che migliori entrambi con un giunto e una messa in sicurezza del suo muro.
Grazie per la veloce risposta!
Prego! Certo. In questi casi appunto non è semplice. Negli edifici plurifam, le strutture sono parte comune di proprietà diverse… Un saluto.
Buongiorno, abito in un condominio, il cui tetto a tavelloni e muricci è sprovvisto di impermeabilizzazione. Questo tipo di intervento non è compreso nè nel superbonus 110 nè nel sismabonus 110. Mi chiedo, se ci sono degli interventi di miglioramento sismico,non troppo invasivi (visto che ci abitiamo), che ci permetterebbero di “rifare” il manto del tetto. Grazie
Certo che ce ne sono! ma occorre studiare il caso specifico (vi serve un tecnico)
Buongiorno,
vorrei porle un quesito, sono proprietaria di una casa unifamiliare, avrei la possibilità da piano regolatore di modificare la sagoma del tetto (da quattro falde a due falde), l’ingegnere strutturista ha predisposto un progetto dove viene inserito un cordolo (come aveva già illustrato in un suo precedente articolo) e una nuova struttura in legno.
Questo tipo di intervento si configura come intervento locale o come miglioramento sismico (premetto che non andrei a fare nessun altro intervento a livello strutturale)?
Inoltre realizzando una coibentazione delle falde, nonostante cambi la sagoma del tetto, sarebbe possibile accedere ai superbonus 110% distinguendo gli interventi, e cioè:
Andrà studiato nel caso specifico del vs edificio, se resta un int locale, o va in ms. Ok x l’isolamento.
Buon giorno . Stiamo per ristrutturare il nostro palazzo (condominio con circa 60 appartamenti) con interventi locali di sisma bonus sulla parte delle fondamenta legatura plinti ecc. Vorrei sapere se potrebbe rientrare anche la sostituzione della copertura del tetto (ora è in tegole e il tetto e in cenento non coibentato)come intervento locale grazie per il tempo che ci dedica
si
Mi scusi ingegnere rientra anche la sola sostituzione delle tegole ad esempio con la coibentazione e l’applicazione di pannelli più leggeri delle tegole o si necessita comunque della demolizione del tetto e del rifacimento totale? Grazie
E’ necessario comunque intervenire in qualche modo sulla statica/sismica dei fabbricati. Altrimenti non è sismabonus
Innanzitutto un cordiale saluto, Ingegner Tarquini.
Vediamo se ho capito. Siamo un gruppo di proprietari di un aggregato edilizio composto da tre fabbricati realizzati in due tempi: prima i due di testata e circa 50 anni dopo quello di mezzo che ha solo tre muri paralleli, due di facciata ed uno di spina, in modo che i solai non interferiscano con le murature dei confinanti. Come sempre in questi casi le altezze dei fabbricati differiscono di circa 1 metro, quindi i tetti sono indipendenti. Tutti insieme vorremmo rifare la copertura in legno (spingente), aggiungendo anche la correa.
Quindi da un lato sarebbe un intervento locale ed inoltre ci sarebbe anche un progetto unitario in quanto riguarderebbe l’intero aggregato. Dico bene o sbaglio? Inoltre credo che si potrebbe anche applicare il metodo semplificato essendo l’intervento previsto tra quelli indicati nelle tabelle dell’Allegato A (lo chiedo perché ci è stato detto che anche a livello di parcella sarebbe meno oneroso del metodo convenzionale). Grazie in anticipo.
si. ps non preoccupatevi della parcella, ma di trovare un tecnico competente! Cordiali saluti
Buongiorno,
parliamo di una palazzina terra-cielo confinante lateralmente con altri due immobili della stessa tipologia, da ristrutturare completamente.
Nello specifico vorrei sapere se il rifacimento del tetto in legno (molto malandato) che poggia sui dei muri perimetrali, potrebbe rientrare nel sismabonus, e, in tal caso, se rientrerebbe poi anche l’installazione di un impianto fotovoltaico sul nuovo tetto, visto che è orientato a sud.
La proprietà è composta da un primo e secondo piano (dove si trova questo tetto) e confina con due proprietà adiacenti ed una sottostante.
Il tecnico che ho consultato dice che per rientrare dovrebbe essere comunque fatto uno studio che riguarda il miglioramento sismico dell’intero stabile, compresa l’altra proprietà del piano terra.
Lo stesso tecnico, ha inoltre asserito che non rientra neanche nell’ecobonus 110% in quanto pur essendoci un caminetto solo al secondo piano, nell’APE è stato scritto che l’immobile è privo di impianto di riscaldamento.
Grazie e buon lavoro.
In parte ha ragione il vs tecnico. Andrà comunque individuata l’us. x l’ecobonus non mi pronuncio, in quanto non è il mio settore specifico. Saluti.
Buongiorno.
A proposito di interventi su una struttura esistente, vorrei avere un suo parere su un intervento di miglioramento sismico (passaggio da classe G a classe C) con aumento volumetrico inerente spese per la realizzazione del cordolo sommitale in c.a. e acciaio. Sono detratte le spese con sismabonus 110 anche se si tratta di un ampliamento volumetrico? Edificio in zona 2.
si
Buongiorno ingegnere, e grazie per la sua esposizione puntuale e precisa.
Ho un quesito da porle: in qualità di progettista strutturale sto valutando il miglioramento sismico di una abitazione singola con struttura in muratura, solai e copertura in legno, posta su 3 piani fuori terra, ovviamente ai fini dell’applicazione del Sismabonus 110%. La mia intenzione è quella di procedere al rifacimento della copertura (con nuova struttura in legno e doppio assito incrociato connesso alle murature portanti) e consolidamento dell’ultimo solaio in legno mediante soletta in cls alleggerito e connessioni perimetrali con le murature, giungendo quindi al miglioramento sismico della struttura. Fino a qui nessun dubbio.
Presentando inoltre l’abitazione una scala interna con pedate ed alzate in lastre di marmo semplicemente incastrate nella muratura (con sbalzo notevole di 110 cm e di spessore ridotto) ho suggerito al committente la realizzazione di una struttura di supporto in acciaio al fine di evitare l’eventuale collasso dei gradini ed i conseguenti rischi che possano derivarne per i proprietari; si tratterebbe di fatto di una serie di travi in acciaio (ancorate alle murature portanti) che supportino l’estremità dei gradini trasformandone l’attuale schema statico a mensola in un più sicuro schema a trave appoggiata.
Secondo lei, tale ultimo intervento potrebbe rientrare in quelli che possono usufruire della detrazione del 110%?
Grazie per la disponibilità.
Distinti saluti.
Secondo me si. Buon lavoro
Buongiorno, non mi è chiaro ora cosa cambia, se prima ad esempio per rifare un tetto bisognava inserirci un cordolo che portasse a un miglioramento ora è possibile il rifacimento del tetto senza l’aggiunta di cordolo ma inquadrandolo come intervento locale?
Che adesso, dopo i chiarimenti cslp, sono detraibili anche gli int locali!
Buongiorno,
gli interventi locali sono ammessi al Superbonus 110% solo per gli edifici in centro storico o in tutte le zone?
In tutte le zone.
Buongiorno ingegnere,
vorrei sapere se è possibile usufruire del sismabonus 110 per il solo rifacimento di un tetto in legno (struttura portante e opere di completamento) poggiante su una soletta in c.a. in un fabbricato in muratura a duplice elevazione. E’ chiaro che l’intervento non migliora sismicamente l’edificio nel suo complesso ma solo la struttura portante del tetto attualmente non rispondente alle NTC 2018 , però è a tutti gli effetti un intervento locale. Grazie
Si, è possibile. Se le interessa, può trovare la pagina di richiesta nel menù del sito (in alto). Un saluto.
Buonasera ingegnere,
avrei un dubbio. Sono in contatto con un suo collega per il consolidamento di un solaio in legno di un edificio facente parte di un aggregato in centro storico.
Vorrei approfittare del super sisma bonus 110 ma lui ritiene che per accedervi, sia necessaria un analisi pre e post (oltre ad un altra serie di verifiche… geologiche, ecc..)
Il geometra che seguirà i lavori, dice che per gli interventi locali non serve tutto ciò.
Come bisogna comportarsi? Io leggendo le varie regole, interpelli, pareri, capisco che la cosa é interpretabile e a discrezione del tecnico che (si spera) é assicurato!!
Se il collega opta per un intervento locale, deve sapere quali calcoli sono necessari. Se ha necessità, invii richiesta tramite la pg. apposita: https://ingegnertarquini.it/progettazione-sismabonus-110/
cordiali saluti.
Buonasera, ho un fabbricato di sue piani fuori terra e sottotetto edificato in due tempi diversi. L’ultimo ampliamenti è dei primi anni del 1950. L’intero stabile ha due coperture entrambe a padiglione. Nel caso di supersismabonus se demolisco le due strutture, a padiglione e le sostituisco con un’unica copertura, sempre a padiglione, posso rientare nelle agevolazioni al 110%. Il fabbricato non è vincolato e non è in centro storico.
Grazie
In linea di massima, si! Se ha necessità, invii richiesta tramite la pg. apposita: https://ingegnertarquini.it/progettazione-sismabonus-110/
Salve ingegnere, ho una curiosità da chiederle, come fa a far passare come intevento locale un consolidamento di una muratura portante con intonaco armato, cercando di lasciare invariata la rigidezza o al più facendola rientrare in quel + o – 15%.
Devono essere intonaci che non cambiano masse e rigidezze (si chiamano frcm). Se ha necessità, invii richiesta tramite la pg. apposita: https://ingegnertarquini.it/progettazione-sismabonus-110/
alla luce di quanto pubblicato nei quesiti marzo 2021 nel caso di asseverazioni riferite ad interventi locali è corretto in fondo al modulo “allegato B” barrare “nessuna classe” e di conseguenza omettere la classificazione del rischio sismico ante e post operam?
Si
Salve, dovrei effettuare un intervento locale relativo al ripristino del copriferro dei balconi di un condominio. Devo comunque compilare l’allegato B? Dovrò spuntare “nessuna classe”? Essendo edilizia libera cosa dorò presentare al Genio Civile? Grazie in anticipo Milo Giarratana
Buongiorno. Sicuramente dovrà chiedere al gc di competenza, se tale x intervento è previsto il deposito/autorizzazione (ad es qui nel Lazio no). Detto questo, a mio parere lo sconsiglio tra gli interventi da portare in detrazione al 110, perchè ritengo che sia difficile da giustificare (ma questo è un mio punto di vista abbastanza “prudente”). Un saluto!
ingegnere salve.
avrei un quesito circa il rifacimento di una copertura spingente a due acque su un fabbricato di unica proprietà, parte del fabbricato è destinato ad abitazione e parte del fabbricato a magazzini agricoli e fienile, praticamente le due unità sono divise da muro tagliafuoco come usava un tempo, quindi il coperto di fatto è diviso in due. direi che trattasi di intervento locale sismabonus 110% e si considera €96000 x 2unità essendo pure strutturalmente autonome, o trattandosi di unico fabbricato l’unità strutturale è unica? e spettano solo 96000 x 1 unità.
ringrazio fin d’ora e saluto. Antonio
Da come ha descritto credo 96 x1
Salve ingegnere. Ma il tetto viene rifatto completamente e le unità sono due, il supersismabonus 110% non richiama il n. 2 delle unità interessate? cioè 96000×2? grazie. un saluto.
Buongiorno. Ripeto, da come ha descritto mi sembra unifamiliare+pertinenza (quindi 96 x1). Cordiali saluti.
Buonasera.
chiedo scusa e mi spiego meglio circa le due unità:
in conclusione trattasi di due unità ben distinte e accatastate in autonomia, direi non unifamiliare. alla luce di ciò ritiene corretto due unità x 96000?
grazie spero di aver chiarito. Saluti.
Ho capito… E’ un caso un po particolare. Se effettivamente la 2 ui è distinta dalla 1, allora si puo considerare alla stregua dei condomini (edif. da2/4 ui con unico proprietario). Ed addirittura i massimali sarebbero 3 non 2 (va contata anche la pertinenza!). Ma il problema a mio avviso, è un altro: non è chiaro (dalle norme) se la definizione (edif. da2/4 ui con unico proprietario) è riferita alle sole ui residenziali o no. Vado a memoria, non mi risultano risposte ufficiali. Al limite farei un interpello.
Spero aver chiarito. Buona giornata!
buonasera, per quanto riguarda l’inserimento di micropali in edifici colpiti da cedimenti differenziali dovuti a variazioni di carattere geotecnico, è giusto considerarli intervento locale di riparazione, considerato che si va ad impedire meccanismo di collasso locale ? e se è possibile considerarlo tale, c’è una correlazione con l’estensione dell’intervento ? Grazie mille
A mio parere è un intervento che potrebbe essere inquadrato come locale. Resta il fatto che questa cosa andrebbe dimostrata nel caso specifico, numeri alla mano.