Buongiorno!
In questo secondo post, approfondiamo il contenuto dei vari elaborati del PSC (che avevamo già visto nel post precedente).
Seguendo sempre l’elenco precedente, aggiungiamo che:
Il PSC è un documento scritto (una “Relazione Tecnica”) che serve a dare le principali informazioni sulla Sicurezza. Infatti contiene: l’anagrafica del cantiere, l’elenco della documentazione obbligatoria, la descrizione dell’opera da realizzare, dei luoghi, l’organizzazione del cantiere, la segnaletica da adottare, macchine ed attrezzature e, sopratutto, l’elenco delle lavorazioni previste (e loro possibili interferenze).
L’Allegato “A” (o Diagramma di GANTT) è un grafico (un diagramma a barre), che serve a visualizzare le durate (in giorni) di tutte le lavorazioni previste. E’ utile perchè permette di vedere facilmente, quali lavorazioni saranno sovrapposte in un certo giorno.
Per fare un esempio, è qualcosa di simile alla figura seguente:
L’Allegato “B” (l’ANALISI DEI RISCHI), è un documento che serve a valutare (in modo dettagliato), tutti i rischi legati alle lavorazioni presenti in cantiere.
Ricordiamo brevemente, che in ingegneria un rischio (R) è definito come il prodotto della entità del danno (E) per la sua probabilità di accadimento (P). Ovvero:
R = E x P
Inoltre nell’Allegato “B” vanno inserite anche le analisi dei rischi rumore e vibrazioni (segnalo solo che il loro calcolo è abbastanza complicato, ma non è il caso di approfondirlo in questa sede!).
L’Allegato “C” (i COSTI DELLA SICUREZZA) è un Computo Metrico che serve a stimare tutti i costi dovuti alle misure di sicurezza previste (come ad esempio i costi per realizzare le protezioni, le baracche di cantiere, la segnaletica, ecc…)
L’Allegato “D” (la PLANIMETRIA DEL CANTIERE) è un disegno che serve a rappresentare l’organizzazione del cantiere rispetto alla sicurezza (mostrando quindi il posizionamento delle recinzioni, dei depositi, delle baraccature, la viabilità, ecc..)
Infine, il “FASCICOLO DELL’OPERA” è un documento che serve ad elencare quali rischi e quali misure preventive e protettive verranno lasciate “in dotazione” all’opera (e quindi non riguarda le lavorazioni e le fasi di cantiere).
Questo è (in estrema sintesi!) quello si può dire su un PSC.
Come è ovvio, ci sono moltissimi modi diversi per farlo…
Vorrei quindi (in un prossimo articolo), dare qualche suggerimento per realizzare un PSC semplice ma… efficace!
Un caro saluto.
Ing. Luigi Tarquini.